Grandes Soirées COTTON CLUB
Eventi a tema, atmosfere dei ruggenti anni ’20 con serate di Grand Galà in costume. Degustazioni di prodotti locali di eccellenza, concerti di artisti di grande livello e collegamento alla pista ciclabile Adige-Po.
Dress code
Gran Galà in costume, è richiesto abbigliamento dell’epoca.
abito scuro per i Gentiluomini
abito lungo da gran sera per le Signore
Siamo entrati nel 2020 e 100 anni fa iniziavano i “Ruggenti anni venti” che dettero il via a una trasformazione sociale e culturale fondamentale per i diritti e per l’evoluzione del costume e della musica. Quest’anno si celebra, infatti, il centenario della prima incisione di Blues cantato da un artista afroamericano, già questo basterebbe come evento da celebrare, ma vogliamo rilevare che quell’artista afroamericano che nel 1920 vendette milioni di copie col disco Crazy Blues per l’Okeh Records era una donna: Mamie Smith!
Anche un altro grande artista afroamericano negli anni ’20 a New York riuscì con la sua arte a infrangere un muro: Duke Ellington fu il compositore più importante del famoso Cotton Club che noi tutti ricordiamo per la sua affascinante atmosfera, il Cotton club in realtà era un vero baluardo della discriminazione. In questo locale tutta la scenografia e gli arredamenti lussuosissimi avevano il tema dell’Africa e i neri erano i servitori e gli artisti con la clausola rigidissima di non potersi mescolare ai bianchi. Il pubblico era l’alta società bianca che andava ad assistere a spettacoli con musicisti e ballerine neri. Duke Ellington non si ribellò direttamente a questa situazione, bensì la usò a vantaggio proprio e degli afroamericani creando questo genere musicale inconfondibile che era la voce dei neri oppressi portati ad altezza artistica sofisticata rompendo la barriera della possibilità di vita promiscua tra bianche e neri nella musica e da lì l’America bianca non poté più relegare la musica degli afroamericani ai loro luoghi nascosti.